Il futuro non esiste nel futuro.
Nasce solo dalle nostre azioni nel presente.
Se vogliamo realizzare qualcosa nel futuro, dobbiamo agire adesso.
Wangari Maathai (1940-2011),
attivista ambientale.
Diego Repetto, architetto “attivatore dell’immaginario”, che sollecita la connessione transdisciplinare tra diverse realtà scientifiche e artistiche, è tra gli Advisory Board del Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2020-2021.
Prima al convegno internazionale De-sign Environment Landscape City a Genova nel 2017 poi alla Biennale di Venezia 2018 espone i nuovi concetti di Land Lighting e Quinto Paesaggio, identificando nuovi approcci tra arte e architettura in ambito paesaggistico.
Membro del Laboratorio Internazionale di Ricerca sul Paesaggio (CIRIAF-SSTAM Università di Perugia), dell’Ideal Spaces Working Group (Germania) e del Comitato Scientifico del “Protocollo d’Intesa Internazionale per la Valorizzazione e Conservazione delle Opere d’Arte di Interesse Mondiale” (Politecnico di Torino, CNR-IVALSA, Università degli Studi di Firenze e Spazio Cultura del Museo Villa Colloredo Mels di Recanati) è impegnato nella ricerca e creazione di nuovi paesaggi e nell’analisi delle percezioni dei potenziali stakeholder attraverso l’arte esperienziale.
Dal 2004 a oggi ha pubblicato diversi libri, saggi e atti di convegni internazionali relativi all’arte, il design, l’architettura e il paesaggio e ha tenuto in qualità di relatore, docente e tutor varie conferenze, workshop e corsi dal MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma a Dipartimento di Architettura e Design della Scuola Politecnica dell’Università di Genova.
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“I’m very conscious of the fact that you can’t do it alone. It’s teamwork. When you do it alone you run the risk that when you are no longer there nobody else will do it”.